Vespa Cosa2 200cc (impressioni del nostro collaudatore)

The Hand of the Monkey/ Giugno 16, 2019/ opinioni/ 0 comments

Sabato e domenica ho fatto i miei primi 300 km a cavallo della Cosa 200 del 93. Il contakm è senza filo quindi non so la velocità che facevo; a parte nei tragitti di gruppo, da solo ho fatto molti km tra 4000 e 4500 rpm (c’era caldo e non ho voluto tirare di più), per un consumo medio di 17 km/L, che mi sembrano un po’ pochini (o tantini?) ed è l’unico vero neo di questa Vespa. Per quanto riguarda i freni (che incuriosiscono sempre chi non conosce questa Vespa), ho faticato ad adattarmi e a creare l’automatismo del pedale, perchè con l’ET3 col freno a disco sono abituato a tirare due dita sulla leva e sono fermo, mentre la senzazione che dà il sistema frenante della Cosa è molto meno amichevole e sembra sempre di tirare di lungo anche se ovviamente non è vero. La gomma grande, più delle smallframe ovviamente, ma anche dei PX, trasmette un confort superiore e permette di affrontare sconnessioni che con l’ET3 eviterei come la morte. La sella dovrebbe essere molto comoda ma ho l’impressione che la mia gommapiuma sia bella che marcita in quanto in realtà col sedere sentivo il fondo in plastica della sella. Il motore è molto elastico e con un bel tiro. Le prime marce mi paiono un po’ cortine e comunque tirate fino a 5000 rpm mi davano l’idea che fosse meglio passare a marcia superiore che non continuare a tirare: insomma, mi pare tiri bene ai bassi ma si perda sopra.
Detto tutto questo, il mio giudizio è che sia una vespa affidabile, resistente, ben rifinita per lo standard dell’epoca, funzionale, con qualche accessorio e spia in più che non guastano, tipo il miscelatore che mi garba parecchio. Credo siano stati soldi ben spesi e continuerò a buttarcene sopra qualche ritaglio che avanza dalle spese per le continue migliorie a ET3 e Lambretta, che restano le mie priorità. La mia volontà sarà mantenerla originale o al massimo fare qualche modifica di carburazione per fare in modo che vada e consumi almeno come un PX 200. Sicuramente se dovrò andare a qualche raduno distante sarà una opzione in più da considerare.
Per molti la vera nota dolente rimane l’estetica. Per quanto mi riguarda trovo il posteriore molto gradevole ma fatico di più a fare l’occhio all’anteriore per via del nasello grosso e allo sterzo che mi ricorda troppo quello delle smallframe FL2, che non ho mai gradito.
Credo, infine, che anche se la apprezzo molto, il vero problema sia che è praticamente un PX originale, e non mi conquista appieno… come ogni PX, la trovo con poca anima mentre, ad esempio, ET3 e Lambretta, con il loro sound ricco e lo spunto brioso, frutto di tutte le mie manomissioni, mi pare abbiano un loro carattere e siano più, come dire… Mie.
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