Cesare Battaglini – un vero eroe su due ruote.

The Hand of the Monkey/ Dicembre 15, 2019/ bettinelli, viaggi/ 4 comments

L’altra sera ero al Bistrot di Ferrara, sede dei Duchi Estensi scooter club, e mi hanno parlato di Cesare Battaglini. Ma chi era?

Spesso mi trovo a pensare a Ilario Lavarra, che dal 2017 ad oggi ha compiuto un terzo del viaggio del mondo in vespa che ha programmato, perchè si prende il tempo di fermarsi, sia per scelta che per necessità. E ho pensato molto anche al grande Giorgio Bettinelli che, oltre ad ispirare Ilario, lui per primo non solo ha viaggiato, ma ci ha resi partecipi mettendo per noi le proprie emozioni sulla carta, in più di un libro. E anche Ilario l’ha fatto, rivelandosi, come Giorgio, uno scrittore dotato ed appassionante.

VESPANDA!

Ilario viaggia ora, in questo momento, e giustamente si avvale di tutto quanto i social network possano mettergli a disposizione per rendere nota la sua impresa oltre che tutto quanto la tecnologia moderna possa offrirgli per facilitare e rendere più sicuro il suo Grand Tour. Questo sminuisce la sua impresa? Non credo.

Anche Giorgio Bettinelli, che ha viaggiato con la sua vespa PX tra gli anni 90 e i 2000, ha certamente avuto agevolazioni tecnologiche sia nella sua autopromozione che nello svolgimento della propria impresa.

E come non citare Markus Mayer, detentore di vari record in vespa, che però ancora non ha avuto la possibilità di mettere nero su bianco le proprie memorie, oppure Filippo Genito e Francesca Montanari in sella alla loro lambretta?

Giorgio Bettinelli, che ha appunto viaggiato agli albori della rivoluzione informatica costituita da internet e a cui è dedicato un cortometraggio che a breve vedrà la luce, ha avuto il vantaggio di sembrare un precursore, quando invece le persone che viaggiano a bordo di uno scooter piaggio, innocenti o LML sia in passato che in questo momento, sono probabilmente molti di più di quanti ne conosciamo e sicuramente anche scrivendo queste righe ne sto tralasciando molti che spero non me ne vogliano.

Il vespista… a che punto siamo?

L’altra sera ero al Bistrot di Ferrara, sede dei Duchi Estensi scooter club, e mi hanno parlato di un tal Cesare Battaglini, un signore che i miei interlocutori Alby e Bassa hanno conosciuto e con cui hanno fatto addirittura in tempo a condividere un viaggio. La loro risposta a “ma chi era Cesare Battaglini?” è naturalmente “ERA UN GRANDE!”.. ma perchè?

 

Cesare Battaglini

Cercherò di riassumere in breve chi era questo importante personaggio, con l’intento di stimolare la vostra curiosità, quanto lo è stata la mia dagli amici Duchi Estensi.

Cesare Battaglini è senza dubbio uno dei veri precursori dei globetrotter in sella ad uno scooter. Cesare percorse, tra il 1956 ed il 1959, con il supporto ufficiale della Innocenti, circa 160.000 km in giro per il mondo a bordo di una Lambretta 150 D (sì, quella con la trasmissione a cardano!), preparata per lo scopo. Il viaggio era stato pianificato per durare solo due anni, ma una volta in ballo la meta divenne meno importante del percorso e delle soste, un po’ come abbiamo apprezzato anche nella parte africana del tour di Ilario.

L’impresa di Battaglini è senza dubbio stata agevolata dal supporto diretto della casa madre della Lambretta, che lo appoggiava finanziariamente e logisticamente, come ad esempio quando Cesare raggiungeva rivenditori autorizzati dai quali riceveva assistenza tecnica, dando in cambio, oltre a pubblicità, anche un feed-back sul prodotto in modo da suggerire le necessarie modifiche per migliorarlo e renderlo più efficente e affidabile. Questa cosa lo accomuna per certi versi con le imprese di Giorgio Bettinelli, che aveva l’appoggio della Piaggio, cosa che invece è mancata fra gli altri a Markus Meyer o ad Ilario Lavarra e che quindi aggiunge valore ai loro viaggi.

Cesare Battaglini muore all’età di 84 anni nel 2012, senza mai avere smesso di usare la sua Lambretta, che ora si trova al museo della scienza e della tecnica di Milano.

Cesare ci ha lasciato un diario sul suo primo viaggio in lambretta, intitolato “Ceylon, India, Oriente misterioso ed Africa esplorati col mio scooter”, ma purtroppo non ha mai trovato il tempo per lasciare testimonianza scritta dei suoi 160.000 km intorno al mondo. Un vero peccato a cui, qualche anno fa, Paolo Corrà assieme a qualche volenteroso, ha cercato di porre rimedio scavando fra gli archivi di Battaglini per dare alle stampe in edizione limitata il libro “Cesare Battaglini: cittadino del mondo”.

E ora datemi pure dell’ignorante, me lo merito, ma ringrazio gli amici Duchi Estensi per avermi menzionato questo grande viaggiatore. Se gli eroi su due ruote esistono o se meritano di essere definiti tali, di sicuro Cesare Battaglini può essere annoverato fra le loro fila.

Dario CAPATTI

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4 Comments

  1. Cesare è morto il 3 ottobre 2011. La lambretta del viaggio è stata prestata al museo della scienza e della tecnica di Milano molti anni fa. Negli ultimi anni è stata reclamata dalla famiglia, senza però essere restituita. Attualmente è oggetto di disputa.

    1. Molto interessante. Grazie per la precisazione!

  2. Un complimento a Dario Capatti per il bellissimo articolo e grazie per avermi pure menzionato! Ho avuto l’onore di conoscere Cesare Battaglini che era davvero un grande viaggiatore e un grande uomo.

    1. Grazie mille per i complimenti, sono felice che questo piccolo contributo sia piaciuto.

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