Gli attrezzi e i ricambi da portare in viaggio

The Hand of the Monkey/ Luglio 30, 2020/ opinioni, Tutorial, viaggi/ 0 comments

Quando si parte per piccoli o grandi viaggi, la preoccupazione maggiore, oltre ad un numero adeguato di mutande, è cosa portarsi appresso nel caso in cui si debba far fronte ad inconvenienti tecnici.

Recentemente ho lasciato in garage la mia cara e affidabile ET3 con cilindro Quattrini, con cui l’anno scorso ho fatto il giro della Sicilia (settembre 2019 circa 1800 km in tutto) e mi sono lanciato verso il sud Italia con la mia Lambretta 125 Special con cilindro Casalambretta, percorrendo quasi 2900 km. La preparazione dei mezzi è abbastanza simile, in quanto entrambi hanno notevoli modifiche nell’impianto elettrico, con aggiunta di presa USB e batteria e, per la sola Lambretta, anche la sostituzione delle luci con lampade a led.

Quando si parte per piccoli o grandi viaggi in vespa o lambretta, la preoccupazione maggiore, oltre ad un numero adeguato di mutande, è cosa portarsi appresso nel caso in cui si debba far fronte ad inconvenienti tecnici. Siccome sono decisamente pigro, ho cercato di fare una piccolissima borsa che andasse bene per il Ciao e l’ET3, ma successivamente, tenendo in considerazione la Lambretta, le borse sono diventate due.

Per poter redigere una lista di attrezzi e pezzi di ricambio da portare in viaggio bisogna cercare, da un lato, di ricordare i problemi che i nostri mezzi a due ruote hanno avuto in passato, facendo quindi uno sforzo mnemonico e, dall’altro lato, cercare di immaginarsi problemi che non si sono ancora verificati, facendo quindi uno sforzo paranoico.

I limiti che costituiscono i criteri di scelta della attrezzatura e dei ricambi da aggiungere al bagaglio sono ovviamente il peso e lo spazio a disposizione. Sul Ciao, a meno di aggiungere le borse laterali e/o di lasciare a casa le mutande, di spazio non ce n’è molto. Ma su vespa ET3 possiamo contare sul piccolo alloggio laterale e sull’eventuale bauletto dietro lo scudo, mentre sulla Lambretta abbiamo l’alloggiamento sotto sella e l’eventuale recipiente che si può aggiungere sotto il fianco sinistro in prossimità della ruota posteriore oltre, anche qui, se lo avete al bauletto dietro lo scudo che protegge le gambe.

Definiti questi parametri, ho suddiviso le mie potenziali necessità tra inconvenienti all’impianto elettrico e inconvenienti al motore/telaio. Tolgo infatti subito dai miei pensieri gli inconvenienti agli pneumatici perché solitamente prima di un viaggio impegnativo monto gomme tubeless nuove e porto solo la bomboletta che gonfia e ripara. Ovviamente non considero viaggi tanto lunghi da dover sostituire pneumatici per usura, perché in questo caso il cerchio tubeless potrebbe diventare un problema anziché un vantaggio. Alla stessa stregua non considero viaggi in cui dovrei sostituire altre parti o componenti per usura, perché in quel caso il ventaglio di scelta delle cose da portarsi si amplierebbe molto.

Un bellissimo scorcio di mare del Gargano.

Ma finalmente parliamo della mia lista:

  • centralina CDI: anche se non mi è mai successo di avere problemi, un problema elettrico a questo componente si risolve solo con la (semplice) sostituzione, quindi meglio averla dato che occupa poco spazio ed è comune sia a vespa che lambretta;

  • estrattore volano: oggetto piccolo ma indispensabile, al contrario delle chiavi inglesi che servono per usarlo, quindi meglio avere con sé il primo e lasciare a casa le seconde, dato che sono ingombranti e qualsiasi meccanico, anche di biciclette, ve le può prestare;

  • dado volano;

  • pick-up: è il cuore di ogni accensione elettronica, è piccolino, perché non averlo?

  • Lampadine, fusibili, faston e fili elettrici: per chi come me ha stravolto il proprio impianto elettrico, sono necessari;

  • bomboletta gonfia/ripara pneumatici;

  • bussola leva-candela e relativa chiave inglese;

  • bussola della misura dei dadi dei cerchi ruota (i tubeless SIP e AF hanno dado 12);

  • chiavi per lo smontaggio del carburatore: solitamente si parla di 7, 8, 10 e 14; le prime due ci serviranno anche per i morsetti ferma cavo della vespa, dei quali qualche esemplare in più è meglio avere tra la minuteria;

  • cacciaviti: piccolo a croce per rimozione dei fanali; piccolo a taglio per eventuale mnuteria (ad esempio il ferma-cavo dell’acceleratore; grande a croce e a taglio;

  • pinze: una trancia cavi, una tradizionale, una a punte lunghe grande e una a punte lunghe piccola;

  • pinza tendi-cavi: una comodità indispensabile!

  • cavi: due per le marce, due per la frizione e due per l’acceleratore;

    • qui non prendo in considerazione il filo del freno anteriore perché ho montato sui miei mezzi da viaggio il freno a disco e, per questo motivo e perché è davvero raro romperlo, non porto nemmeno il filo del freno posteriore; nel caso di vespa Cosa porterei il filo del freno anteriore ma ometterei il grosso monofilo delle marce perché la sua lunghezza e rigidità, oltre a renderlo di difficile rottura, lo rende anche di difficile stivaggio a bordo);

  • chiavi per lo smontaggio di altre parti di carrozzeria: quindi oltre a quelle menzionate per il carburatore, portiamo anche 9, 11, 12 e 13 che non si sa mai;

  • chiavi a brugola assortite: dove meno te lo aspetti qualcuno ti ha messo una vite a brugola a tua insaputa oppure lo hai fatto tu stesso e te lo sei dimenticato.. A parte gli scherzi, spesso le marmitte modificate hanno di queste viti (ATTENZIONE: i morsetti ferma cavi della Lambretta utilizzano la misura 3,5 che di solito nei set non è presente);

  • una candela di scorta;

  • minuteria varia: per la scelta tenete in conto ciò che è installato sul mezzo, ovvero per ogni dado o vite o ranella è il caso di avere più esemplari di scorta; non dimenticate i capoguaina;

  • fascette in plastica assortite: spesso valgono oro;

  • carta vetrata;

  • frenafiletti: spesso quando si installano nuovi componenti non originali non si pensa che alla prova delle vibrazioni di un viaggio spesso qualcosa che non pensavate potesse, si sviterà;

  • fascette in ferro: si trovano facilmente in ferramenta, ma magari non costa nulla averle con se; si stringono con cacciavite o con chiave da 7 o 8;

  • tubo benzina: opzionale;

  • chiavetta a mezzaluna: per la vespa è indispensabile, devo trovarne un po’ ora che ci penso;

  • guanti in lattice: prevenire le mani unte è meglio che cercare di pulirle sui pantaloni;

  • salviette detergenti: le mani nei guanti sudano!

  • Carta igienica: incazzati a bordo strada potrebbe scapparvi la cacca;

  • filo di ferro: dulcis in fundo un’altra cosa da avere assolutamente e che vale più oro delle fascette in plastica; può tornare utile in mille contesti (vedi foto di copertina all’articolo).

Ovviamente tutte queste cose, nel caso il viaggio per voi non sia importante, possono essere sostituite da uno smartphone che vi servirà per chiamare un furgone carroattrezzi, prenotare dove dormire e passare il tempo nell’attesa di essere recuperati, oltre che rompere le balle al vostro meccanico di domenica, se vi risponde.

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