Antiaffondo, sì o no?

The Hand of the Monkey/ Settembre 19, 2021/ opinioni, recensione/ 1 comments

Vale la pena cambiare la geometria della sospensione nella Vespa smallframe?

[10/01/2023: piccolo aggiornamento verso la fine dell’articolo]

Voglio fare una premessa. La piastra applicata alla forcella della Vespa smallframe (Special ed ET3) che, spostando il punto di attacco del piede dell’ammortizzatore verso il centro della ruota, rende la geometria della sospensione simile a quella delle largeframe (PX e precedenti) e delle PK, non è veremente un antiaffondo e credo sia improprio chiamarla così.

Se volete un esempio di un vero antidive vi invito a leggere l’articolo sul freno a disco per Lambretta.

 

Chiarito che la piastra in questione non è un vero antiaffondo, prendo atto che ormai tutti la chiamano così e mi adeguo.

Vediamo com’è fatta.

Il kit è composto da una piastra metallica con 3 fori e da un perno. Normalmente il piede dell’ammortizzatore sarebbe infilato nell’apposito perno del portamozzo immediatamente dietro al braccio della forcella che, una volta applicato il kit, rimane libero e serve solo assicurare saldamente il portamozzo alla piastra e a tenere in sede il nuovo perno fornito nel kit, che và ad alloggiarsi nel pozzetto ove risiede il rinvio del tachimetro. Quest’ultimo perno costituisce il nuovo supporto al piede dell’ammortizzatore, che in tal modo viene arretrato dalla sua posizione naturale verso il centro ruota.

Quindi, ricapitolando, nel primo foro frontemarcia rimane la forcella, nel secondo centrale si inserisce il perno che in precedenza supportava il piede dell’ammortizzatore e infine nel terzo foro rimanente si inserisce il perno del kit, supplementare.

Ma perchè installare questo kit?

Il motivo è semplice e chiunque abbia mai guidato una smallframe avendo la velleità di usare anche il freno anteriore lo ha ben presente. Quando infatti si usa il freno a tamburo anteriore, tutto l’avantreno letteralmente “affonda” verso il basso, dando una sgradevole sensazione di imprecisione e allungando lo spazio di frenata già non esaltante. Evidentemente la Piaggio conosceva questo aspetto, dato che tutte le forcelle delle vespe succussive (PK e PX) hanno il cosiddetto “biscotto lungo”, e mi piacerebbe davvero sapere il perchè della scelta. Sembra che la forcella delle smallframe sia semplicemente una forcella delle largeframe precedenti al PX in cui il sistema ammortizzatore-sospensione è stato reso coassiale. In questo caso, pur se il fulcro rimane lo stesso, la leva non sarà più di primo grado, ma in entrambi i casi il piede della sospensione non è ancora al centro della ruota.

Quali sono i pro e i contro?

Beh, ho già detto quali sono i difetti della forcella smallframe originale, ma il pregio maggiore è sicuramente il confort di guida, dato che assorbe egregiamente le asperità. Di questo pregio chiunque si renderà conto, ex post, montando il kit antiaffondo perchè, anche con ammortizzatore originale, l’avantreno diventerà molto più rigido e la sensazione restituita dallo sterzo molto più sgradevole fin dalla prima buca o tombino che si incontrerà; di contro però la frenata sarà molto più precisa e l’avantreno resisterà molto di più a cedere verso il basso.

Cosa succede quando installo un kit freno a disco su smallframe?

Quando si sostituisce il mozzo con freno a tamburo con un mozzo artigianale con freno a disco, succede che improvvisamente la frenata diventa molto più potente e di conseguenza l’affondo dell’avantreno ancora più fastidioso. A questo punto ci si trova di fronte ad un trivio:

  1. compro uno di quei bellissimi e costosissimi ammortizzatori, addirittura lo precarico, così contrasto l’affondo! Vero, però poi l’avantreno diventa così duro che anche passare con la gomma su un sassolino diventa un trauma..
  2. compro uno di quei bellissimi e costosissimi ammortizzatori e ci metto anche l’antiaffondo! Ok, però poi l’avantreno diventa così granitico che anche passare con la gomma sopra un tardigrado diventa un trauma..
  3. compro l’antiaffondo e cerco un ammortizzatore di qualità ma MOOOOLTO morbido! Bravo Padawan, hai capito.

Piccolo intermezzo: ammortizzatore YSS.

Spesso si trovano nei forum e su Facebook persone che si lamentano della rottura dell’ammortizzatore anteriore e quasi sempre si tratta di YSS. L’ammortizzatore si rompe a livello del perno superiore ed è una cosa abbastanza pericolosa. Spesso si attribuisce il cedimento al fatto che l’ammortizzatore YSS è montato assieme al kit antiaffondo e si giustifica la rottura adducendo il fatto che variando la geometria il perno viene sollecitato in maniera anomala.

Ve lo confesso, tutta la mia filippica nasce da qui. Ma andiamo con ordine: io non penso che la piastra antiaffondo provochi la rottura perchè,

  1. ho visto solo YSS rotti;
  2. se cercate bene, vedrete che spesso l’ammortizzatore rotto è montato anche tradizionalmente, ovvero senza antiaffondo;
  3. dopo più di 13000 km percorsi ho smontato il mio antiaffondo e dato una occhiata al mio ammortizzatore SIP.

Ebbene, come vedete dalle immagini qui sopra, il perno superiore del mio ammortizzatore è assolutamente integro e, come ho detto, di chilometri ne ho fatti più di diecimila.

[10/01/2023 EDIT:] Recentemente Andrea Tiscione ha intelligentemente colto l’opportunità di mercato di produrre un piastra, che lui chiama “arretratore”, che servirà a spostare qualche millimetro verso il retrotreno l’apice dell’ammortizzatore, in modo che esso torni parallelo al monobraccio della forcella. Ho ordinato questo nuovo gadget e presto lo monterò, mostrandovelo.

Ma torniamo alla domanda iniziale: vale la pena montare il kit antiaffondo per Vespa?

Per rispondere a questo quesito ho semplicemente tolto il kit e precaricato un po’ la molla dell’ammortizzatore, percorrendo circa 150 km.

Durante la guida mi sono accorto di un avantreno diventato molto più instabile, molto sensibile a tutte le asperità lungitudinali; per contro, il confort di guida era solo leggermente migliorato su buche e tombini. Evidentemente servirebbe tornare ad un ammortizzatore originale che però scoppierebbe dopo la prima dozzina di frenate con disco (già sperimentato prima di mettere il SIP). L’affondo provocato dalla potenza del freno a disco è talmente fastidioso che mi è sembrato che mi inclinassero la sella in avanti e la prova di una frenata di emergenza mi portava la Vespa leggermente verso destra. Per tutta la durata del raduno a cui ho partecipato pensavo che appena arrivato a casa avrei rimontato quella cazzo di piastrina apparentemente ininfluente (quando sei abituato ad averla) e così ho fatto.

Perchè variando la geometria nella smallframe, l’avantreno diventa così rigido?

Non sono un ingegnere, ma se con la piastra variamo la geometria per portare il piede dell’ammortizzatore al centro della ruota come nelle largeframe, l’unica differenza che rimane è la lunghezza dell’ammortizzatore. Nelle PX, nella Cosa e nelle PK infatti l’ammortizzatore anteriore e la mollla sono molto più lunghi e questo aspetto, secondo me, è il principale indiziato nel garantire il confort di guida.

La risposta?

Ebbene, se avete una smallframe e volete assolutamente il freno a disco, ma non volete montare una forcella ZIP oppure una forcella PK con freno a disco PX/LML, la piastra antiaffondo è quasi obbligatoria a mio avviso.

Se invece non vi interessa il freno a disco, lasciate tutto come quando la Vespa uscì di fabbrica, siate prudenti, luci ben allacciate e casco sempre acceso, anche di giorno!

 

P.S.: una volta il kit costava 10 euri, oggi più di 30….

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