Il Vespista

The Hand of the Monkey/ Ottobre 20, 2021/ Uncategorized/ 0 comments

Finalmente abbiamo visto il cortometraggio di Francesco Crivaro.

Martedì 19 ottobre 2021, presso la Multisala Porta Nova di Crema (CR), in una sala gremita, abbiamo finalmente avuto modo di vedere il cortometraggio dedicato a Giorgio Bettinelli e realizzato dal regista Francesco Crivaro assieme ai suoi collaboratori della infrared-film.

A differenza di quanto si possa pensare, i presenti per la maggior parte non erano appassionati del mezzo Piaggio, bensì persone che in una qualche maniera conoscevano Giorgio (Crema era la sua città natale) o avevano letto i suoi libri di viaggio.

La serata è stata interessante su più livelli. In primo luogo siamo stati in grado di vedere una sorta di anteprima, sotto forma di cortometraggio, del lavoro confezionato in Indonesia dal gruppo di Crivaro. In secondo luogo abbiamo potuto dialogare col regista per capire le prospettive di questo progetto che mira a diventare un lungometraggio con tutti i crismi. Partiamo proprio da qui, cercando di rispondere ad una domanda ricorrente e che noi stessi ci siamo posti. Fatta salva la pandemia, per quale motivo dopo ben un anno e mezzo dalla presentazione al Festival di Venezia non siamo stati in grado di vedere in giro questo cortometraggio? O meglio, perchè il regista non ne ha rilasciata una copia, per esempio su Youtube, in modo che tutti potessero vedere questo meritevole cortometraggio?

La risposta è tanto semplice quanto banale, se qualcuno che sa come funzionano questo genere di produzioni te la spiega. In sintesi, i Festival del Cinema hanno alcune regole per poter etichettare come lavoro “nuovo” un qualsiasi prodotto. Se il tuo prodotto non rispetta determinate caratteristiche, non potrà partecipare ai Festival, luogo deputato a fare incontrare la domanda e l’offerta nel mercato delle produzioni cinematografiche, e quindi perderai occasioni per sviluppare contatti con le persone giuste. Quindi il cortometraggio “Il Vespista” è stato in naftalina fino ad ora per non perdere quella sorta di verginità necessaria, ora che il Covid sta allentando la sua morsa e le sale stanno riaprendo, a partecipare ai festival del settore.

Abbiamo quindi domandato direttamente al regista, che si è messo a disposizione dopo la proiezione per essere intervistato, quali fossero le prospettive di realizzare un vero e proprio lungometraggio, anche alla luce di come si sta sviluppando il mondo dell’intrattenimento grazie alle piattaforme di streaming on demand come Netflix etc.., scoprendo in Francesco Crivaro un regista tradizionalista che, pur ovviamente non scartando alcuna opportunità di produzione che gli sarà offerta, desidererebbe per “Il Vespista” una produzione classica per i cinema. Il regista comunque non si è sbilanciato, facendo intendere che siamo ancora all’inizio del percorso di promozione.

Per quanto concerne invece il lato artistico, siamo di fronte ad un film realizzato da professionisti maturi, che pur nella sua brevità, ha saputo rapire l’attenzione dello spettatore fin dai primi minuti, immergendolo nella vita di Giorgio Bettinelli a Bali, così come descritta dallo scrittore stesso nelle prime pagine del suo primo libro “In Vespa – da Roma a Saigon” edito da Feltrinelli nel 1997.

In questo breve assaggio, viene introdotto Giorgio Bettinelli in un momento particolare della sua vita in cui si era rifugiato dall’altra parte del mondo, a Bali in Indonesia, quasi fosse un personaggio in cerca d’autore o meglio, una persona alla ricerca di quella cosa che capisci cos’è solo quando arriva. E per Giorgio fu una Vespa scassata che portava con sè l’ispirazione della vita.. viaggiare.

Auguriamo a Francesco Crivaro e auguriamo a noi stessi, che il film trovi il giusto produttore che sappia prendere a cuore un progetto meritevole dell’ampio respiro che diede Giorgio Bettinelli ai suoi viaggi in Vespa.

Per i dettagli del film potete visitare il sito https://www.ilvespista.com/

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